Verso Positano e ritorno a Napoli

15 Agosto 2022

15 Agosto 2022, Positano

Dalla stazione Garibaldi prendiamo il treno della Circunvesuviana e arriviamo a Sorrento, da dove, dal piazzale della stazione ferroviaria, partono gli autobus per Positano e Amalfi. Oggi andiamo a Positano! L’unica strada per Positano, taglia in orizzontale la penisola Sorrentina arrivando sulla Costiera Amalfitana e percorrendola soltanto per un breve tratto. Qui, incontriamo subito code di auto chilometriche, curve, tornanti e strappiombi mozzafiato, ma abbiamo la consapevolezza di essere all’interno di uno dei posti più belli del mondo. Arriviamo a Positano, una città arroccata su una ripida parete rocciosa con le splendide tinte color pastello che spiccano dalle case. Scendiamo lungo vicoli e ripide scalinate; arriviamo in una deliziosa e affollata spiaggetta piena, zeppa di ombrelloni: la Spiaggia Grande, chiamata così perchè paragonata alle altre della Costiera, molto più piccole. Qui c’è un piacevole porticciolo pieno di lussuose imbarcazioni: è il crocevia della mondanità di Positano. Dalla Spiaggia Grande risaliamo e poi, ridiscendiamo, così, per diverse volte, lungo i vicoletti. Risaliamo e cerchiamo di raggiungere la Basilica di Santa Maria Assunta la cui cupola maiolicata spicca brillante e maestosa su tutta la città. Proprio oggi si festeggia Santa Maria Assunta e la processione è prevista per le ore 17:00. Ci dispiace perderla, ma siamo lontane e dobbiamo rientrare a Napoli prima che i mezzi di trasporto chiudano le corse. Fa sempre molto caldo, ma i viottoli sono stretti ed ombreggiati dalle fitte costruzioni! Saliamo le gradinate e arriviamo alla Basilica, ma è chiusa e lo rimarrà fino all’ora della processione.

Ammiriamo, comunque, le sculture e i mosaici che decorano la piazza. Sbirciamo da una finestrella l’interno della chiesa: c’è qualcosa di barocco nello stile e sopra l’altare maggiore si nota una splendida icona bizantina, del XIII secolo, raffigurante una Madonna nera con bambino. Riprendiamo l’esplorazione della cittadina fermandoci davanti ai numerosissimi negozi. Delia acquista una costosa maglietta con delle tinte vivacissime che io non porterei mai! Siamo così diverse! In un negozio artigianale acquisto due soli in terracotta: uno per Consuelo, l’altro per me.

Positano, panorama verso la spiaggia. Agosto 2022.

Scendiamo alla spiaggia, entriamo in un ristorante affacciato sul mare e pranziamo con un piatto di spaghetti (alle vongole per me, alle zucchine per Delia) accompagnati da due calici di vino Rosè locale. Rientriamo con lo stesso autobus dell’arrivo, ma con la vista dalla parte degli strappiombi enormi che guardano verso il mare. E’ un paesaggio splendido! A Sorrento riprendiamo il trenino della Circunvesuviana e ripassiamo per le stazioni di Pompei ed Ercolano. Siamo stanchissime! Ceniamo in via Scarlatti con soltanto un tè e due ventaglietti. Torniamo nella nostra camera e notiamo ancora che, dopo ben cinque giorni, nessuno ha mai pulito il bagno, cambiato gli asciugamani e nemmeno svuotato i cestini. L’unica cosa che viene eseguita giornalmente è il letto; cioè viene tirato su il lenzuolo.

Napoli, 16 Agosto 2022

Usciamo dal Bed&Brekfast di via Schiratti con calma dopo un anonimo caffè e un succo di frutta stantio consumati lì. Da qualche giorno ci fermiamo per la colazione, servita da una ragazza grassotella, truccatissima e, naturalmente, con gli artigli lunghi, colorati e affilatissimi. La ragazza, un po’ snob, ha 21 anni e vive a Scampia, uno dei quartieri più degradati di Napoli. Lei, mi prepara un terribile caffè con una capsula; aggiungo un po’ di latte e lo prendo dal contenitore che viene esposto tutti i giorni sulla credenza della saletta. Oltre al cartone del latte a lunga conservazione, anche i contenitori dei succhi di frutta e le bottiglie dell’acqua sono sempre gli stessi; quelli trovati già aperti i giorni scorsi. La ragazza, tutti i giorni, all’ora della colazione, preleva da una stanza e depone sul mobile: un vassoio di briosces appena scongelate, un grande piatto di affettati, delle piccole confezioni di marmellata, miele e fette biscottate. Terminato l’orario della colazione, sparisce tutto dalla saletta da pranzo e la porta della dispensa rimane chiusa a chiave e non ci sarà più a disposizione nemmeno un goccio d’acqua. Mi chiedo: chissà chi mangerà tutto quel cibo avanzato, in particolare quello scongelato. In questo B&B ci sono tre camere e, durante i nostri otto giorni di soggiorno, abbiamo incontrato, a colazione, per due mattinate di seguito, soltanto una giovane coppia. Decidiamo di chiedere alla ragazza, se è possibile avere il cambio degli asciugamani, un pezzo di sapone e delle bustine di shampo: a me personalmente sembra molto strano che non ci siano o vengano centellinati questi elementi basilari per l’igiene. Lei ci informa che i materiali della toilette e il cambio degli asciugamani vengono forniti soltanto su richiesta degli ospiti. Per regolamento! Andiamo al nostro bar abituale per il caffè del mattino. Già i giorni scorsi avevamo notato sul banco un piattino con 10 centesimi: era un invito a lasciare la mancia e ci siamo subito adeguate. In Metro, raggiungiamo la fermata Dante e cerchiamo la Cappella Sansevero dove c’è il famosissimo Cristo velato. Oggi è martedì e la Cappella è chiusa, ma torneremo. Ci hanno tanto parlato di quest’opera che non possiamo tornare a Udine senza averla vista! Entriamo nella chiesa di Santa Chiara che sta lì accanto: l’abbiamo già visitata qualche giorno fa, ma è sempre interessante rivederla. Passeggiamo, poi, a lungo nei Quartieri Spagnoli, sempre animati, a tutte le ore, da ristorantini, bucati stesi, musicisti di strada che suonano la fisarmonica e cantano. C’è anche un ristorante con i panni stesi che penzolano dal soffitto e ci fermiamo ad ammirare l’originalità dell’iniziativa. Pranziamo, però, al solito “7Soldi” con una squisita frittura di calamari e due Prosecchi; proseguiamo per la consueta passeggiata su via Toledo per raggiungere il Lungomare e sederci in un bar di via Nazario Sauro per un caffè. E’ sera: raggiungiamo la via Schiratti con la funicolare e ci fermiamo al nostro bar del mattino, quello all’angolo con via Giordano Bruno, per il tè serale. Osserviamo ancora le grandi sfilate di turisti e locali che, elegantissimi, passeggiano instancabili lungo le vie del Vomero. Notiamo che gli abiti femminili sono particolarmente eleganti e raffinati.

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